Se avete seguito la vicenda sulle micro-transazioni che ha preceduto il lancio di Star Wars Battlefront 2, saprete allora sicuramente che Dice, la casa sviluppatrice, si è vista piovere addosso una quantità sproporzionata di critiche, insulti e in qualche caso – fortunatamente sporadico – minacce di morte.
Ebbene pare che il feedback (se così lo vogliamo chiamare) sia stato ascoltato: gli sviluppatori hanno deciso di rimuovere le micro-transazioni dal gioco. Ebbene sì: la stessa Dice che poco più di un anno fa sbeffeggiava il rivale di Battlefield 1, Call of Duty Infinite Warfare, in maniera piuttosto altezzosa, è stata costretta a fare un esame di coscienza e tornare indietro sui suoi passi.
A dare l’annuncio è stato Oskar Gabrielson, General manager della casa svedese, attraverso un comunicato sul sito di Star Wars Battlefront 2. Già nei giorni scorsi Dice si era detta dispiaciuta per il giudizio impietoso degli utenti e in effetti la questione si è talmente ingigantita da mettere a rischio un brand tra i più importanti nel panorama videoludico mondiale.
La situazione si è risolta in questa maniera? Ni. Dice pare aver capito il motivo di tanto scontento, ma la questione sulle micro-transazioni non è stata del tutto accantonata. Gabrielson ha dichiarato che il sistema verrà reintrodotto in futuro, dopo che la casa avrà trovato una maniera che non scontenti i fan della saga. In effetti la rimozione totale dei pagamenti in-game, unita anche alla gratuità dei DLC, appare piuttosto inverosimile. Al momento però l’unico sistema che possa accontentare tutte le parti, dal pubblisher all’utenza, può essere immaginato solo come l’integrazione di personalizzazioni estetiche, così che l’equilibrio tra giocatori nel multiplayer non ne venga intaccato.
Star Wars Battlefront 2 è disponibile all’acquisto a partire da oggi in tutte le versioni del gioco.