Il gradito ritorno di Kodi su Xbox One

La versione “18.0-Alpha1” di Kodi chiude il cerchio e riporta questa app sulla piattaforma da cui tutto era partito. In effetti, non molti sanno (o ricordano), che fino ad ottobre 2003 il popolare software di streaming video era conosciuto con il solo nome di XBMC, acronimo di Xbox Media Center.

In un periodo oscuro, in cui le smart TV erano oggetto sconosciuto e pochi dispositivi potevano leggere file multimediali, un piccolo team di sviluppatori sfruttò le potenzialità di uno dei devices più ecnonomici che si potevano collegare ad una televisione. L’interfaccia grafica accattivante, seppur minimale, e la crescita della domanda di media center economici decretò il successo di questo programma e, probabilmente, diede una spinta alla prima “scatola” della casa di Redmond.

Dopo aver fatto la sua comparsa su macOS, Windows, Linux, Apple TV, Raspberry Pi, Odroid C-2 e Android.sembra che le uniche piattaforme a non avere la propria versione di Kodi fossero, paradossalmente, le console.

Il motivo di tale assenza è spiegato con l’uso borderline, se non apertamente illegale, che molti add-on rendono possibile. Con gli opportuni accorgimenti si riesce infatti a fruire di contenuti a pagamento, o protetti da copyright, senza pagare il dovuto. Nonostante non sia lo scopo dichiarato di Kodi e non sia proprio immediato riuscirci, evidentemente i produttori di console hanno volutio tutelarsi da possibili accuse di favorire la pirateria informatica.

Windows 10, strettamente legato all’ecosisitema Xbox One, ha fatto da cavallo di Troia per lo sbarco di Kodi sul dispositivo Microsoft. Ricordiamo, però, che stiamo ancora in fase “alpha”. Quindi, sebbene sembri identica alla controparte Windows, la versione Xbox di Kodi rimane instabile e con alcune limitazioni. Non è possibile, infatti, accedere al lettore BluRay né a memorie di massa USB.

Un comunicato ufficiale di Kodi avverte che “A causa della natura del funzionamento di  UWP (Universal Windows Platform), le nostre mani sono legate in alcune aree” però  “Alcune parti non sono ancora finite e i nostri sviluppatori stanno ancora lavorando per ottenere lo standard normale.”.

Che possa essere questa la vera killer app di Xbox One?

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