Annunciato durante l’E3 2017 e più precisamente come gioco d’apertura di Ubisoft: Mario + Rabbids Kingdom Battle venne sommerso da un mare di applausi, complice anche l’entrata a sorpresa del leggendario Shigeru Miyamoto, lì per presenziare al nuovo, straordinario e folle cross over tra l’universo di Super Mario e quello dei Rabbids.
Un simile matrimonio poteva banalmente cadere nel genere party o platform, invece il team di Ubisoft Milano capitanato da Davide Soliani, con una mossa assai coraggiosa, mostrò agli occhi del mondo uno strategico che, in casa Nintendo, si allontana dalla visione di Fire Emblem e abbraccia la filosofia di XCOM.
La realtà dei fatti è che Mario + Rabbids Kingdom Battle è un progetto fatto con amore da un team che non ha mai nascosto la propria ammirazione verso la grande N, tanto che il nostro connazionale Davide Soliani, lusingato dalle parole di Shigeru Miyamoto, durante l’evento si commosse, mettendo a nudo tutta la sua passione e il suo impegno verso l’arte videoludica.
Al termine della conferenza di Ubisoft, la gente intervistata spese solo parole d’ammirazione verso un progetto che da lì a pochissimo tempo si sarebbe portato a casa sia il consenso del pubblico, sia premi importanti come “Miglior strategico” e “Miglior gioco originale”.
Davide Soliani e il team di Ubisoft Milano non solo avevano fatto centro, ma erano riusciti in un’impresa a dir poco titanica: Presentare un gioco dove apparisse il mondo di Super Mario senza che dietro il progetto ci fosse Nintendo, ma con lo stesso spirito e con le stesse scelte artistiche che avrebbero fatto Miyamoto & CO.
Conigli nel Regno dei Funghi
Senza soffermarsi più di tanto sulla storia, vi basti sapere che il noto Regno dei funghi viene invaso dai Rabbids a causa di un surriscaldamento del casco CombinaTutto, inventato da una giovane ragazza (non c’è dato sapere chi sia esattamente) fanatica di Nintendo.
Al termine del lungo filmato introduttivo, Mario, insieme a Rabbid Peach e Rabbid Luigi verranno letteralmente scortati da un’intelligenza artificiale che prende il nome di Beep-0, la quale non solo ci aiuterà ad imparare le basi del gioco ma servirà come sorta di “guida turistica” all’interno dei quattro mondi che compongono l’ormai rivoluzionato Regno dei Funghi.
Ognuno di questi quattro mondi sarà suddiviso in capitoli, mentre l’HUB principale ha come scenario i dintorni del castello della principessa Peach, dove potremmo acquistare nuove armi o spendere i Punti Abilità ottenuti faticosamente durante il corso della nostra avventura. Inoltre è possibile prendere parte ad una sessione Online insieme ad un amico ed affrontare scenari che non sono presenti nella campagna principale.
Se qualcuno di voi pensa che Mario + Rabbids Kingdom Battle sia un gioco dalle meccaniche poco curate si sbaglia di grosso. Il folle cross over si poggia su basi di gameplay solidissime, strizzando l’occhio a XCOM ma rivoluzionandone il sistema rendendolo così unico.
Il gioco tende ad ingannare solo nelle prime fasi di gioco, dove si ha la sensazione di venir presi a “ braccetto” per far si che anche il giocatore meno esperto nel genere degli strategici si possa trovare subito a proprio agio. Superato il momento di apprendimento, Mario + Rabbids Kingdom Battle mostra la sua vera natura dimostrando quanto un singolo errore possa portare alla sconfitta del proprio team. Sarà quindi necessario affrontare le varie battaglie variando molto sia la nostra strategia, sia cambiando i personaggi a nostra disposizione.
A tal proposito, spero che nessuno di voi abbia un particolare odio verso l’idraulico di Nintendo, perché Mario sarà l’unico personaggio che non può essere cambiato nel party composto quindi da altri due personaggi.
Tra una battaglia e l’altra ci sono piccole fasi di esplorazione e semplici enigmi ambientali che fungono per raccogliere tutti i collezionabili del gioco e per spezzare il ritmo del gameplay, dando un’ulteriore prova dell’unicità di Mario + Rabbids Kingdom Battle.
L’arte secondo i Rabbids
Tutto ciò che circonda Mario + Rabbids Kingdom Battle è avvolto da un’aura artistica impeccabile. Il gioco sprizza energia da tutti i pori, con colori accesi e sgargianti in puro stile Nintendo, e con la medesima cura che si trova solamente nei giochi della casa di Kyoto.
Gli scenari, sempre diversi da un mondo all’altro, presentano picchi molto alti di design, facendo sì che il giocatore sia sempre curioso di esplorare ogni piccola porzione di mappa, visto che nulla è lasciato al caso.
Il character design dei nemici si sposa perfettamente con il mondo che staremo affrontando, con sensazionali battaglie contro i Mid Boss ( nemici più forti di quelli comuni), e boss veri e propri che dovremo battere alla fine di ogni capitolo.
Per arricchire ulteriormente l’offerta videoludica che ci propone Ubisoft Milano, in Mario + Rabbids Kingdom Battle potremo collezionare: bozzetti disegnati dagli stessi sviluppatori, armi segrete che saranno molto utili per affrontare le sfide più ostiche, capitoli segreti che verranno sbloccati grazie ad una particolare abilità appresa durante la storia principale, action figures dei vari personaggi, ed infine, i cd musicali.
Collezionare tutto sarà un’ardua sfida ed inoltre si presenterà ancora qualche piccola sorpresa che non sarò di certo io a rovinarvi togliendovi il piacere della scoperta.
Dietro una direzione artistica quasi impeccabile e un gameplay degno dei migliori tattici, c’è un ulteriore punto a favore che rende Mario + Rabbids Kingdom Battle un gioco quasi perfetto in tutti gli aspetti: la colonna sonora. Dietro le splendide melodie che accompagnano il mondo di gioco c’è il maestro Grant Kirkhope, noto per aver composto le colonne sonore per numerosi giochi Rare, uno su tutti l’intramontabile Banjo – Kazooie.
Se si vuole trovare il pelo nell’uovo, Mario + Rabbids Kingdom Battle soffre di leggeri cali di frame in alcune zone di gioco, cosa per altro molto strana visto che il titolo gira a 30 fps anche se poteva tranquillamente elevarsi fino a 60fps.
La narrazione non è certo il punto focale del gioco, infatti non andremo mai incontro a dialoghi profondi o situazioni “contorte”, ma ci sono comunque piacevolissimi colpi di scena ed esilaranti scenette che strappano il sorriso più di una volta.
Sicuramente Mario + Rabbids Kingdom Battle era partito per essere un gioco di contorno, forse per ingannare l’attesa che separa dal promettente Super Mario Odyssey, ma l’ultima fatica di Ubisoft si rivela un vero e proprio gioiello, ribaltando tutti i pronostici e i dubbi che si era portato dietro anche dopo la presentazione in pompa magna dell’E3 2017, diventando la più gradita sorpresa dell’anno.