Perché tanto odio verso PUBG?

PlayerUnknown’s Battlegrounds o PUBG, per brevità, è probabilmente il più discusso gioco del 2017, sia come innovazione nel PvP, sia per l’hype che ha generato.
Una sorpresa, considerando quanto l’interesse per questo titolo è cresciuto in un così breve lasso di tempo. Vedere il gioco del momento sulla console più potente di sempre non sarebbe potuta essere vetrina migliore per Xbox One X. Sfortunatamente, purtroppo, si rivela ancora una grande occasione mancata per Microsoft. Le pesanti polemiche generate dalle prestazioni deludenti e da un comparto grafico non all’altezza del potenziale della console hanno minato il lancio di quella che poteva essere la killer app di Xbox.
I sostenitori i PUBG sottolineano che stiamo parlando di un gioco in “game preview” e pare scorretto essere così rigidi con quello che, in fondo, è un “lavoro in corso”. È necessario, però, ricordare che Microsoft ha creduto molto nel progetto contribuendo pesantemente in termini di risorse e mettendo a disposizione lo studio The Coalition, responsabile, tra l’altro di Gears of War 4. Ed è proprio quest’ultima evenienza a creare la maggiore delusione: il motore grafico di PUBG è lo stesso che muove la meraviglia grafica di GoW 4. Com’è possibile che si comporti in maniera così fastidiosa su PUBG?
I pesanti input lag, la mancanza di animazioni in entrata (ed uscita) dai veicoli, i consistenti cali di framerate sono aspetti che verranno sanati e ripuliti, per certo, prima della release ufficiale ma rimane comunque la pessima figura davanti agli utenti. Sicuramente i giocatori che hanno dato fiducia ai programmatori di Blue Hole non si aspettavano la perfezione ma di certo speravano in un’esperienza più fluida. Considerando che su Xbox One X gira in 4K con texture medie e anti aliasing, se filasse tutto liscio, questo livello sarebbe già soddisfacente.
Nonostante li dati di vendita assolutamente folli (in senso positivo) rimane un senso di amarezza per la mancata possibilità di dimostrare quali sono le potenzialità della grande X. Un titolo più “pulito e rifinito” avrebbe dato alle console di casa Microsoft un’esclusiva potente con cui iniziare il nuovo anno. Il giusto genere di spinta per la nuova nata.
Non resta che sperare in una patch che a breve corregga i difetti più grossolani e renda le prestazioni quantomeno stabili. Anche un bundle con Xbox One X potrebbe essere una mossa interessante.
Come si muoveranno Blu Hole e a casa di Redmond? Seguiteci su playpeople.it e cercheremo di raccontarvelo.

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