Splatoon 2

Il mercato videoludico è in continua evoluzione. Per farvi capire meglio a cosa stia alludendo, basterà tornare indietro di qualche generazione e fermarsi all’epoca delle console sprovviste di Internet. Nei tempi odierni il videogioco online rappresenta la più grossa fetta di mercato del settore, grazie anche agli eSports che uniscono intere comunità di giocatori pronti a cooperare e sfidarsi in entusiasmanti battaglie.
Durante l’E3 2014 anche Nintendo volle affacciarsi (come sempre a modo suo) al mondo degli sparatutto online e, come spesso la casa di Kyoto ci ha abituati, presentò un gioco rivoluzionario dimostrando così ancora una volta il valore dei propri team interni. La nuova IP per lo sfortunato Nintendo WiiU rispondeva al nome di Splatoon: uno sparatutto folle dove i personaggi potevano mutare la loro forma umana in calamari, inchiostrando con il proprio arsenale le varie mappe di gioco. l’obbiettivo del gioco non era uccidere l’avversario, ma conquistare il territorio colorando ogni cosa.
Al di là di ogni pronostico il nuovo brand riscosse un successo globale, portandosi a casa numerosi riconoscimenti tra cui “Miglior Sparatutto dell’anno” ed alzando contemporaneamente le vendite di WiiU dimostrando a Nintendo di aver trovato ciò di cui aveva bisogno; ovvero un gioco che riuscisse a trascinare la propria console senza l’aiuto dello storico brand Super Mario Bros.
Grazie all’esperienza appresa con il primo capitolo, La casa di Kyoto non si fece attendere molto e durante la presentazione della neonata Nintendo Switch mostrò al mondo Splatoon 2, sperando che il successo avuto potesse replicarsi. Inutile dire che anche questa volta la grande N ha fatto centro.

Splatta che ti passa

Con Splatoon 2 Nintendo mantiene la formula vincente del primo capitolo aggiornandolo settimanalmente, introducendo inoltre novità sul fronte del gameplay e delle varie modalità di gioco disponibili già dal lancio, contrariamente a quanto fatto con il primo capitolo che fu lanciato sul mercato povero di contenuti.
La campagna single-player di Splatoon 2 risulta sempre un “contentino” per coloro che ancora sono privi di connessione internet, ma un buon numero di collezionabili sparsi nei vari livelli rendono comunque piacevole e stimolante il completamento della storia principale.
Esattamente come nel primo capitolo, dopo aver personalizzato il nostro personaggio ci ritroviamo nella piazza principale di Coloropoli dove ai giocatori viene data l’opportunità di far visita ai vari negozi di abbigliamento che serviranno per potenziare le nostre abilità ed affrontare gli scontri online con qualche chance in più.
Splatoon 2 è stato arricchito con nuove arene ma sopratutto con nuove armi. Tra queste la più significativa e capace di cambiare l’approccio al gioco è sicuramente il Repolper Duplo, ovvero un set di due pistole che una volta equipaggiate ci permetteranno di eseguire rapide schivate per creare grattacapi non da poco ai nostri avversari. Allo scopo di bilanciare al meglio il gioco, sono stati apportati dei leggeri cambiamenti anche alle armi presenti già nel primo capitolo: il temutissimo Rullo Splat infatti è stato modificato per lanciare vernice in verticale ogni qualvolta usciremo dall’inchiostro passando dalla trasformazione calamaro (che, a proposito, è in grado di nuotare all’interno delle macchie di vernice) a quella ragazzo inkling.

Le novità sul fronte gameplay però non si fermano qui. Infatti il gioco presenta nuovi attacchi speciali che, esattamente come nel primo capitolo, si caricheranno in base a quanto coloriamo o “splattiamo” gli avversari; ma con significativi cambiamenti che renderanno le partite online più tecniche e tattiche. Qui sotto l’elenco di quelli disponibili.

  • Lanciarazzi: aggancia a distanza più nemici insieme facendogli piovere addosso vernice a non finire.
  • Jet splat: consente di salire in aria qualche secondo per sparare proiettili di vernice esplosivi.
  • Baccalaser: spara un raggio di vernice capace di passare anche attraverso i muri.
  • Vernischianto: provoca un onda d’urto letale per i nemici.
  • Pioggia di Colore: una nuvola che fa piovere gocce di vernice sulla mappa.
  • Lanciabombe: consente di sparare raffiche di bombe su tutta l’area di gioco.
  • Armatura di Inchiostro: un’armatura che rende invulnerabile tutta la squadra da qualsiasi tipo di attacco per qualche secondo.
  • Cromosfera: una bolla mobile che avvolge gli inkling e che può essere fatta esplodere all’occorrenza.

Meglio accompagnati che soli

La vera essenza di Splatoon 2 è senza dubbio negli scontri online, che offrono rapide battaglie 4 contro 4, le cosiddette Mischie Mollusche. Queste, grazie alla particolare meccanica di gioco, riescono sempre a essere divertenti, anche quando si viene sconfitti. Una volta raggiunto il decimo livello si sbloccheranno le Partite Pro, che a loro volta possono aprire le porte alle Partite di Lega dedicate ai giocatori più abili. A livello Pro si accede anche a due nuove modalità di gioco: Splat Control, in cui bisogna mantenere il controllo di una zona della mappa; Torre Mobile, dove potremo comandare delle strane torri che mangiano l’inchiostro e Bazookarp, dove bisognerà portare un’arma speciale fino al cuore della base nemica.
A tutto ciò si aggiunge un’altra novità: le Salmon Run, ovvero la classica modalità orda giocabile sia in rete che in locale. Quattro giocatori dovranno cooperare per tre round sconfiggendo ondate di nemici sempre più forti, ottenendo dai vari “boss” (chiamati per l’occasione Gran Salmonoidi), delle uova d’oro che dovranno essere portate in un cesto entro un tempo limite, completando così l’obbiettivo.
Le Salmon Run però non saranno sempre disponibili, infatti vi potremo partecipare solo in giorni stabiliti da Nintendo. Scelta alquanto discutibile visto il divertimento che le ondate di Salmonoidi sono capaci di portare nelle nostre case. Fortunatamente, se vorrete giocarci con degli amici nella stessa stanza, potrete farlo quando volete.
Sotto il profilo tecnico Splatoon 2 non risulta certo perfetto, anzi, per quanto tutto (compreso l’online) giri a 60 fps, la resa grafica del titolo risulta “sporca” in ben più di un’occasione a causa di un aliasing molto simile a quello visto nel primo capitolo.
Anche il nuovo sistema di chat vocale, indispensabile per giochi cooperativi, risulta zoppicante a causa di una discutibile idea di fondo nella quale Nintendo però sembra avere inspiegabilmente fiducia: per poter parlare tramite cuffie è necessaria un’applicazione da scaricare sui nostri smartphone. Questa, oltre a consumare la batteria del nostro cellulare, risulterà molto più scomoda e male organizzata rispetto alle infrastrutture utilizzate dalla concorrenza.
Tutt’altro discorso invece dev’essere fatto per quanto riguarda il comparto sonoro del titolo che risulta ottimo: con musiche orecchiabili ed effetti ben studiati (uno su tutti quello della vernice) che contribuiscono a migliorare l’esperienza.

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